Tra i vari progetti Nissan continuano ad avere un ruolo importante i veicoli a fuel cell a idrogeno che la casa giapponese intende lanciare in Nord America e in Giappone dal 2010, per incrementarne la diffusione in maniera più incisiva tra il 2015 e il 2025.
Con l'ultimo X-Trail Fcv sono stati raggiunti livelli di autonomia e accelerazione paragonabili a quelli di un normale veicolo a benzina. Utilizzando un serbatoio per l'idrogeno a 700 bar (pressione raggiunta nelle più comuni auto a gas), l'autonomia è arrivata a 500 km e la velocità massima a 150 km/h.
Le migliorie rispetto al precedente prototipo riguardano anche lo stack delle celle a combustibile e le batterie compatte agli ioni di litio.
Altra parte integrante del Nissan Green program 2010, il piano ambientale a medio termine con il quale il brand nipponico ha dichiarato guerra alle emissioni di CO2, sono i veicoli elettrici. Il lancio del primo veicolo di questo tipo è in programma nel 2010.
Alimentato da evolute batterie laminate agli ioni di litio, frutto della joint venture tra Nissan e il gruppo Nec, il nuovo prototipo Ev a emissioni zero utilizza un motore elettrico da 80 kW di nuova concezione, che agisce sull'asse anteriore. Le batterie, più efficienti e compatte, sono collocate sotto il pianale per non sacrificare spazio nell'abitacolo o nel bagagliaio.
L'esercizio di stile che lo incarna in veste di prototipo al Salone di Parigi è la Nuvu (si legge "new view"), una compatta city car lunga tre metri, con configurazione 2+1 posti, dotata di alcune tecnologie che vedremo sul modello definitivo (commercializzato nel 2012), come i pannelli solari inseriti nel tetto in vetro.
La Nissan parallelamente porta avanti lo sviluppo di veicoli ibridi, anche di tipo "plug-in". L'Hev (Hybrid electric vehicle) mostrato in anteprima ad agosto, a Tokio, con il marchio di lusso Infiniti rappresenta l'ultimo traguardo raggiunto dalla casa nipponica. Utilizza un sistema ibrido parallelo applicato alla trazione posteriore. Il motore convenzionale, in questo caso, serve ad alimentare il propulsore elettrico e ricaricare le batterie, che intervengono per offrire un surplus di potenza in accelerazione e recuperano l'energia in frenata.
Se l'alleata Nissan si occupa prevalentemente di veicoli a idrogeno ed elettrici, Renault si dedica allo sviluppo dei propulsori convenzionali, soluzione ottimale nel breve periodo, puntando sul downsizing e sul potenziamento dei diesel. Nell'ambito del progetto «Eco2 Label», che identifica i modelli più ecologici della gamma, Renault ha realizzato motori con ridotte emissioni di CO2 abbinate a buone prestazioni come il Tce 130: un 1.4 turbo a benzina con potenza (130 Cv) di un 1.8, coppia di 190 Nm pari a un 2.0 ed emissioni inferiori a quelle di un 1.6.
Anche la Renault, peraltro, crede nell'auto elettrica tanto da raggiungere con la Project Better Place un accordo che darà luogo alla diffusa commercializzazione di veicoli elettrici in Israele, Danimarca e Portogallo a partire dal 2011. E non trascura l'ibrido, come conferma al Salone di Parigi l'Ondelios, crossover di alta gamma che accoppia un turbodiesel 2.0 dCi da 205 Cv a due propulsori elettrici (uno per asse) da 20 kW che funzionano come supporto al motore termico ("mild hybrid"). Quello anteriore ha la funzione Stop & Start, mentre quello posteriore permette al l'Ondelios di comportarsi come un 4x4 quando è necessario.
